Tempo di riflessione per gli investitori in materie prime energetiche.
Cerchiamo dunque di comprendere quale sia l’effettivo stato delle cose, illustrando alcune informazioni fondamentali per chi cerca di affinare la propria strategia di trading sulle commodities.
Come investire nel petrolio
Partiamo dal vecchio Continente. Secondo i leader europei, l’UE manterrà le proprie attuali sanzioni sui settori energetico e finanziario contro la Russia per il ruolo conseguito nel conflitto in Ucraina, almeno fino al momento della completa implementazione del trattato di Minsk, che non sarà previsto fino alla fine del 2015. I leader europei hanno inoltre precisato di essere pronti ad intraprendere ulteriori misure restrittive, se necessario, ponendo le basi per una (potenziale) aggravarsi della crisi.
A proposito di sanzioni, stando a quanto sottolineano alcuni funzionari europei e americani, le potenze c.d. “P5+1” (cioè, Stati Uniti, Regno Unito, Russia, Francia, Cina e Germania) potrebbero offrire la sospensione delle sanzioni internazionali sulle esportazioni iraniane di petrolio. La condizione è che l’Iran accetti dei severi limiti sul programma nucleare per almeno un decennio, come la richiesta che la maggior parte delle centrifughe che vengono utilizzate per poter arricchire l’uranio venga disattivata e sottoposta a controlli.
Inoltre, sempre secondo i funzionari, si tratterebbe di una mera “sospensione”, e non di una “rimozione”. A giocare un ruolo fondamentale è la posizione degli Stati Uniti, che non fidandosi apertamente di quanto potrebbe fare l’Iran, vorrebbe mantenere il potere di ripristinare le sanzioni qualora le cose non dovessero andare come previsto. In merito, segnaliamo che l’Iran potrebbe aumentare velocemente le esportazioni di petrolio grazie ai barili accumulati nelle proprie riserve, riversando dunque sui mercati internazionali almeno 1 milione di barili giornalieri entro un anno dall’accordo.
Per quanto concerne i prezzi del greggio, il Ministro del Petrolio del Kuwait ha già reso noto che non intende organizzare un evento straordinario per poter sostenere i prezzi del greggio, aggiungendo altresì che nessuna pressione sarebbe stata esercitata in tal senso dai Paesi membri: l’appuntamento è quindi per il calendario “ordinario”, con programmazione del prossimo incontro per il mese di giugno.
Ricordiamo che qualsiasi investimento in petrolio dovrebbe essere effettuato in un’ottica di congrua diversificazione del proprio portafoglio, e che sarebbe inoltre opportuno – al di là della natura dello strumento finanziario attraverso il quale si investe in petrolio – cercare di inquadrare le giuste opzioni di chiusura della posizione (stop loss & co.).