Previsioni cambio dollaro – euro 2015

euro dollaroPer poter investire nel cambio dollaro euro nel corso del 2015 senza spiacevoli sorprese, è bene cercare di comprendere, fin d’ora, quali potrebbero essere le mosse a breve e medio termine dei principali soggetti in grado di influenzare il trend delle due valute.

Un trend che, possiamo anticiparlo, dovrebbe riproporre in buona parte quanto già visto durante il 2014, con un dollaro particolarmente forte, e un euro ancora in difficoltà.

Ma cosa accadrà nel 2015?

Quantitative easing in Europa

La prima linea guida che possiamo riportare con un ragionevole grado di certezza riguarda Mario Draghi e la Banca Centrale Europea, che dovrebbero avviare una politica espansiva di quantitative easing, conferendo pertanto ulteriore liquidità nei confronti del sistema bancario. Una scelta che Draghi avrebbe voluto evitare – anche per non solleticare eccessivamente l’antagonismo di chi, in Europa, non la pensa come lui – ma che sembra ora essere un’opzione pressochè obbligata anche al fine di sconfiggere il pericolo di deflazione nell’eurozona.

A questo punto, se Mario Draghi dovesse realmente e concretamente attuare il quantitative easing, il cambio dollaro euro potrebbe subire qualche ribilanciamento. Ma attenzione: considerato che parliamo di 19 Paesi diversi, con differenti livelli di stabilità economica, l’introduzione di una stagione di QE nell’eurozona sarà contraddistinta da caratteristiche molto, molto diverse da quelle già viste in relazione agli Stati Uniti.

Dollaro sempre più forte

Se il 2014 è stato l’anno del consolidamento del rafforzamento del dollaro, il 2015 dovrebbe essere l’anno dell’ulteriore competitività della valuta verde. Una forza che dovrebbe prendere origine esattamente laddove è stato concluso lo scorso esercizio, periodo che ha visto il dollaro trionfare non solamente sulle altre valute, ma anche su altri mercati come quello delle commodities. Buona parte del merito è ascrivibile alla possibilità di poter contare su un’economia nordamericana sempre più solida, dalla fine del programma di acquisto di obbligazioni da parte della Federal Reserve, e dall’oramai prossimo rialzo dei tassi di interesse di riferimento.

Cambio dollaro euro verso la parità?

La maggior parte degli analisti ritiene che il cambio dollaro euro www.convertitoredollaroeuro.it sarà destinato a calare ulteriormente nel corso dei prossimi mesi, verso l’importante area di supporto rappresentato da quota 1,200. Tuttavia, c’è anche chi si spinge ben oltre, arrivando addirittura a stimare il raggiungimento della quota della perfetta parità tra euro e dollaro: con un dollaro si potrà acquistare un euro, e viceversa.

Rimane, quest’ultima, una visione particolarmente pessimista (o ottimista, a seconda di come la pensiate), e riteniamo pertanto che non vi siano attualmente margini per la realizzazione di un simile scenario.

Considerato dunque che il cambio dollaro euro non dovrebbe fornire grandi soddisfazioni, meglio concentrare lo sguardo anche altrove, in un’ottica di piena diversificazione. Il nostro principale riferimento è in questo caso lo yen, per il quale una strategia “lunga” potrebbe essere ardua ma azzeccata, soprattutto se la politica della Federal Reserve sarà particolarmente accomodante nei confronti del rialzo dei tassi di interesse di riferimento, e se si entrerà in una stagione di chiara avversione al rischio.

Ma sarà veramente così? Che ne pensate?

4 Comments

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  1. Caro Signore, penso che il dollaro USA sia carta straccia. Da 7 anni la Fed stampa ogni anno 960 miliardi di $, somma che,guarda caso, e’ piu’ o meno l’ammontare degli stanziamenti militari USA. E’, pertanto, una moneta non supportata da una produzione di beni e/o servizi, bensi’ da un dominio politico – militare e da un vasto e uniforme mercato interno.
    Durera’?
    Sono finiti l’impero romano e Napoleone, strutture e personaggi di altro spessore, finira’ anche Oltreoceano.
    Peccato, perche’ il loro sogno era bellissimo e aveva contagiato tutti: da qualche anno e’ solo un incubo…
    saluti

  2. L’impero Romano o quello di Napoleone non è paragonabile come puoi facilmente immaginare se puoi accendere il cervello agli USD. Qui l’amministrazione viene democraticamente eletta a tempo determinato ,a Roma il cambio degli imperatori avveniva con congiure sanguinarie : l’imperatore veniva ammazzato , quasi sempre . La ricerca di tecnologia militare è fatta da persone motivate rispettate e rispettabili volte a un solo scopo avere uno stato democratico forte affinché si possa proteggere la libertà individuale e collettiva . Un’anima consapevolezza che la libertà a più importante del pane e che grazie a esse si può realizzare il sogno della felicità individuale . quindi si augura lunga vita agli USD potenzialmente indeterminata .

  3. Penso che il cambio euro-dollaro venga manipolato dai grandi,quando l’euro va in rialzo sul dollaro tipo 1,40 comprano dollari poi in pochi mesi si attesta a 1,10 lo rivendono.Bel giochetto non credete?

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