L’industria del risparmio gestito italiana ha chiuso il secondo trimestre del 2015 con una raccolta positiva per 40,1 miliardi di euro.
Dunque, durante i primi sei mesi dell’anno sono affluiti nel sistema più di 96 miliardi di euro, consentendo all’industria dei fondi di investimento di registrare il miglior semestre dal 2003 a questa parte (ovvero, se preferite, dal momento in cui Assogestioni ha iniziato a rilevare i dati sulle gestioni collettive e su quelle di portafoglio).
Detto ciò, gli spunti interpretativi di quanto sta accadendo possono essere numerosi. Ad esempio, i risultati record sembrano rassicurare sul fatto che la crisi greca non ha avuto particolare effetto nella raccolta, così come la criticità cinese. Di contro, è pur vero che il “peggio” si è verificato proprio dopo la chiusura del mese di giugno, e dunque occorrerà verificare i dati del terzo trimestre per poter verificare l’effettiva influenza.
In tal proposito, pare che le prime avvisaglie di rallentamento possano vedersi sui fondi azionari, che hanno registrato una frenata della raccolta nel secondo trimestre, passando da 5,6 miliardi di euro a 229 milioni di euro. I fondi aperti guidano la raccolta del trimestre, con sottoscrizioni a 30,4 miliardi di euro, e da inizio anno hanno registrato una raccolta netta di 69,5 miliardi di euro.
I prodotti che hanno maggiormente contribuito a tale risultato sono i flessibili, in incremento di 16,9 miliardi di euro nel primo trimestre dell’anno e di 32,3 miliardi di euro nel secondo trimestre, e gli obbligazionari, in incremento di 6,7 miliardi di euro nel primo trimestre e di 19,1 miliardi di euro nel secondo trimestre. Bene anche i bilanciati, la cui raccolta è cresciuta di 4,2 miliardi di euro nel primo trimestre e di 10,8 miliardi di euro nel secondo trimestre, e i monetari, in crescita di 2,5 miliardi di euro nel primo trimestre e 2 miliardi di euro nel secondo trimestre.
Per quanto rileva la raccolta sui fondi azionari, quelli Italia passano da – 103 milioni di euro nel secondo trimestre, dai 469 milioni di euro del primo trimestre. Le gestioni di portafoglio hanno contribuito al risultato del trimestre con 9,7 miliardi di euro, portando il dato da inizio anno a 26,2 miliardi di euro. Il patrimonio supera oggi gli 888 miliardi di euro ed è pari al 51,7 per cento di tutte le masse che sono complessivamente gestite dall’industria.