Il MACD (acronimo di Moving Average Convergence/Divergence) è un indicatore di momentum che viene realizzato utilizzando due medie mobili contraddistinte da diverse “velocità”. Secondo il suo ideatore (G. Apple), il presupposto che sta alla base dell’utilizzo di tale strumento è che la distanza tra la media mobile più veloce e quella più lenta è tanto maggiore quanto più definita e la tendenza di mercato, restringendosi – di contro – in tutte quelle fasi di decelerazione.
Non solo: sempre alla base delle valutazioni desumibili dall’utilizzo di tale indicatore, quando il mercato entra in una fase di congestione, gli incroci tra due medie fanno sì che la differenza diventi molto piccola e oscilli tra valori positivi e valori negativi. Pertanto, ancora prima di utilizzare l’indicatore, occorrerà comprendere se siamo in una fase di trending o di trading.
Come è realizzato il MACD
Realizzare il MACD non è difficile, e la presenza di specifiche piattaforme di supporto vi permetterà di realizzarlo in maniera automatica o semiautomatica. Il MACD non è infatti nient’altro che la differenza tra una media mobile esponenziale a 26 giorni e una media esponenziale a 12 giorni. Viene inoltre abbinata una media mobile esponenziale a 9 giorni (la c.d. “trigger line”), al fine di generare segnali di acquisto o di vendita a seconda che la trigger tali dal basso verso l’alto quella più lenta (segnale di acquisto) o dall’alto verso il basso (segnale di vendita).
Inoltre, da tenere sotto debita considerazione è anche il passaggio attraverso la linea che contraddistingue lo zero “teorico”. Sebbene, contrariamente all’RSI, il MACD non sia un oscillatore, e non vi siano pertanto delle zone di ipercomprato o ipervenduto (che nell’RSI, che è un indicatore con valori da 0 a 100, rappresentano zone sotto il 30 o sopra il 70), è comunque possibile ricordare come nel MACD livelli molto lontani dallo zero (considerando le estensioni massime del passato) possono comunque sostanzialmente individuare dei livelli di ipercomprato o di ipervenduto.
Infine, ricordiamo che come avviene per gli altri indicatori, anche per il MACD è possibile individuare delle situazioni di divergenza rialzista o ribassista, manifestatesi quando il MACD assume un’inclinazione opposta a quella del grafico dei prezzi. La significatività delle divergenze – come avviene per altri indicatori – è tanto più maggiore quanto più avvengono su livelli estremi di ipercomprato o ipervenduto.
Nel corso delle prossime settimane esamineremo altri indicatori di momentum, e i loro riflessi sull’assunzione delle strategie di trading.