Finanziamenti agevolati Smart & Start: via dal 16 febbraio

smart e startDal prossimo 16 febbraio 2015 sarà possibile avviare la richiesta di finanziamenti agevolati Smart & Start, l’iniziativa gestita da Invitalia rivolta alle start up innovative di piccola dimensione, che risultino essere già iscritte nella sezione speciale del Registro delle Imprese.

Ma quali sono le caratteristiche dei benefit conseguibili attraverso questo programma? Cerchiamo di vederci un pò più chiaro attraverso un breve approfondimento sul tema.

Chi può usufruire di Smart & Start: requisiti e attività

Iniziamo con il ricordare che Smart & Start si rivolge alle start up innovative, intendendo quelle società di capitali che sono costituite da meno di 48 mesi, che offrono prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico e con valore della produzione fino a 5 milioni di euro. Inoltre, possono beneficiare di Smart & Start anche team di persone fisiche che vogliono costituire una start up innovativa.

Le attività ammesse sono quelle relative alla produzione di beni ed erogazioni di servizi, purchè contraddistinte per il forte contenuto tecnologico e innovativo e/o qualificanti come prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell’economia digitale e/o fondanti sulla valorizzazione dei risultati della ricerca pubblica e privata.

In ogni caso, i progetti finanziabili devono essere supportati da programmi di spesa di importo compreso tra 100 mila euro e 1,5 milioni di euro, per beni di investimento e/o per costi di gestione. A titolo di esempio, possono rientrare nelle ipotesi di spesa ammissibili gli oneri per impianti, macchinari, attrezzature, personale dipendente, e tanto altro ancora. In ogni caso, le spese devono essere sostenute dopo la presentazione della domanda, ed entro e non oltre i 2 anni successivi alla stipula del contratto di finanziamento.

Smart & Start: in cosa consistono le agevolazioni finanziarie

L’agevolazione principale di Smart & Start è rappresentata dalla possibilità di poter conseguire un mutuo senza interessi, il cui valore può giungere fino a un massimo dell’80% delle spese ammissibili nell’ipotesi in cui la start up abbia una compagine costituita da giovani e/o donne o abbia tra i soci almeno un dottore di ricerca che rientra dall’estero, o fino al 70% delle spese ammissibili negli altri casi.

È inoltre possibile fruire di una quota a fondo perduto per le start up localizzate in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia e nel territorio del cratere sismiso aquilano, le quali restituiranno solo l’80% del mutuo agevolato ricevuto.

Per le start up costituite da meno di 12 mesi sono infine previsti dei servizi di tutoring tecnico – gestionale.

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