All’interno del panorama delle opzioni, una semplice e primaria distinzione è inerente a quella tra opzioni call e opzioni put. Cerchiamo dunque di comprendere quale sia la differenza tra questi strumenti derivati, e scoprire altresì perchè – attraverso le opzioni – sia possibile guadagnare sia con il mercato in fase di risalita, che con il mercato in fase di discesa.
Sinteticamente:
- l’opzione call è un’opzione che permette di acquisire la facoltà di acquistare un titolo, ad uno specifico valore, ad una determinata data: come vedremo, si tratta di un’opzione che punta al rialzo del sottostante e, quindi, a scommettere su un trend rialzista del mercato;
- l’opzione put è invece un’opzione che permette di conseguire la facoltà di vendere un titolo, ad uno specifico valore, ad una determinata data: come vedremo, si tratta di un’opzione che punta al ribasso del sottostante e, quindi, a scommettere su un trend ribassista del mercato.
Fin da queste prime righe, i più attenti avranno notato che abbiamo utilizzato il termine “facoltà” (avremmo potuto utilizzare anche “diritto”!), e non “dovere”. Questo perchè, così come in ogni operazione finanziaria, il nostro obiettivo è quello di guadagnare. E mai guadagno è più facile se non quello in cui ci si può riservare la possibilità di chiudere o meno una transazione di acquisto o di vendita, o lasciare le carte in tavola così come sono.
Ad ogni modo, considerando che la comprensione di quello che avviene durante l’esercizio delle opzioni è fondamentale per valutare l’intero tema delle opzioni, torneremo anche nei prossimi giorni sullo sviluppo della materia.
Per oggi, vi basti comprendere le seguenti finalità
- con l’opzione si acquista la facoltà di acquistare un sottostante a un prezzo d’esercizio (strike price) predeterminato, in data futura. La convenienza nell’esercitare l’opzione risiederà nella possibilità che il prezzo futuro del titolo sia maggiore dello strike price e del prezzo dell’opzione;
- con l’opzione put si acquista la facoltà di vendere un sottostante a un prezzo d’esercizio (strike price) predeterminato, in data futura. La convenienza nell’esercitare l’opzione risiederà nella possibilità che il prezzo futuro del titolo sia minore dello strike price e del prezzo dell’opzione.
Come già anticipato, domani torneremo sull’argomento con alcuni esempi pratici, cominciando dalle opzioni call, ovvero dalle opzioni che “sperano” che il mercato abbia un trend rialzista. Nell’approfondimento successivo cercheremo invece di comprendere quale sia il funzionamento delle opzioni put. Buon proseguimento!