Il conto corrente è un fondamentale rapporto bancario acquistabile presso le banche a sportello, o quelle online. Ma quanti tipi di conto corrente esistono? E quali sono le caratteristiche di ciascuna tipologia di rapporto? Cerchiamo di compiere un piccolo approfondimento in materia, alla scoperta del giusto conto per ogni consumatore.
Conto ordinario
La prima tipologia di conto corrente è il conto “ordinario”. Si tratta di conti correnti a consumi, in cui le spese di gestione dipenderanno principalmente dal numero e dalla tipologia di operazioni che vengono effettuate. In altri termini, maggiore è il numero di operazioni effettuabili, e maggiore sarà anche la spesa periodica.
Conto a pacchetto
Oramai più diffusi dei conti ordinari, i conti a pacchetto sono conti correnti il cui canone può comprendere anche altri servizi: si pensi alla carta bancomat, a una cassetta di sicurezza, a un deposito amministrato, e così via. I conti a pacchetto sono a loro volta distinguibili in conti con franchigia, in cui il canone include un limitato numero di operazioni gratuite, e i conti senza franchigia, in cui è invece possibile effettuare un numero illimitato di operazioni gratuite. Per quanto intuibile, il canone di un conto corrente senza franchigia sarà mediamente superiore al canone applicato al conto corrente con franchigia.
Conto di base
La terza categoria tradizionale di conti correnti è rappresentata da quelli “base”. Come intuibile, si tratta di conti dedicati a quei clienti che hanno esigenze finanziarie piuttosto limitate, includendo solo un numero predeterminato di operazioni, e alcuni servizi come la carta di debito, o l’accredito della pensione o dello stipendio, o ancora il versamento di contanti e di assegni, o il prelievo di denaro contante e la domiciliazione delle principali bollette.
Per sue caratteristiche, il conto di base ha un canone annuo che comprende tutti i servizi di cui sopra, senza esporre dunque il cliente ad ulteriori oneri per la gestione del proprio rapporto. Si tenga conto che il conto di base è gratuito (non si paga nemmeno l’imposta di bollo) per quella clientela che ha un ISEE inferiore a 7.500 euro, o una pensione inferiore a 1.500 euro (in questo caso la gratuità sarà relativa fino a un determinato numero e tipo di operazioni).
Conto in convenzione
La quarta tipologia più diffusa di conti correnti è rappresentata dai conti correnti in convenzione, rapporti che beneficiano di sconti e di agevolazioni grazie ad accordi con determinate categorie di clienti.