Carte di credito, tutte le novità con il nuovo regolamento europeo

carte-di-creditoL’Unione Europea gongola. Secondo Bruxelles, infatti, grazie al nuovo regolamento europeo sulle carte di pagamento, i cittadini del vecchio Continente potrebbero riuscire a risparmiare circa 6 miliardi di euro ogni anno, poiché a tanto ammontano le commissioni “nascoste” che i cittadini pagano alle banche per l’utilizzo delle carte di debito e di credito.

Commissioni che presto – al massimo, entro il 9 dicembre – non dovrebbero più essere versati proprio grazie all’entrata in vigore, lo scorso 8 giugno, del provvedimento UE che impone un tetto dello 0,3% alle commissioni bancarie per i pagamenti con carta di credito, e dello 0,2% per i pagamenti con carta di debito.

Tutto bene, dunque? Non proprio. Perché da più parti si sollevano voci particolarmente contrastanti circa la congruità e l’equità del provvedimento che, a ben vedere, pare punire soprattutto i circuiti Visa e Mastercard, i quali entro il 9 dicembre dovranno adeguarsi alle nuove indicazioni, che saranno vincolanti in tutti gli Stati dell’Unione.

Resteranno invece esclusi dalla normativa i pagamenti con carte commerciali e quelli che avvengono sui circuiti come Diners, PayPal e American Express. Circuiti definiti a tre parti, e non a quattro, poiché si rapportano direttamente con commercianti e consumatori, senza l’intermediazione della banca.

Ebbene, proprio nell’esclusione di cui sopra è avvertibile il principale problema, considerato che secondo i consumatori chi avrà una carta che è soggetta alle nuove regole imposte da Bruxelles (alla luce di quanto affermato, Mastercard e Visa) potrebbe rischiare di vedere lievitate notevolmente le spese per i canoni annui a causa di un probabile incremento dei costi disposti dalle banche per poter fronteggiare i mancati ricavi delle commissioni.

I rischi riguardano tuttavia anche i titolari di carte Diners, PayPal e American Express, che a loro volta possono subire il pregiudizio di vedersi applicati dei sovrapprezzi dai commercianti sui propri acquisti, pari alla commissione applicata. Naturalmente gli Stati avranno la possibilità di vietare tali sovraccarichi di costo sui cittadini, ma bisognerà comprendere chi – e come – agirà in questo senso.

La Commissione Europea respinge tuttavia le critiche di cui sopra, e spiega che il consumatore che utilizza una carta di credito, di debito o prepagata per poter comprare qualcosa, già oggi vede il commerciante scaricare il costo della commissione sul prezzo applicato. Dunque, le commissioni di interscambio vengono trasmesse a tutti i cittadini, anche a quelli che non utilizzano le carte, ma pagano in contanti.

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