Google ha ottenuto la licenza per poter vendere assicurazioni auto in 26 Stati degli USA, per conto di sei gruppi assicurativi.
Le novità potrebbero tuttavia non esser finite qui, visto e considerato che secondo la stampa americana la società titolare del più noto motore di ricerca del mondo potrebbe sbarcare anche in terra europea attraverso il gruppo assicurativo britannico Admiral Group.
Ma in che modo opererà Google? E come riuscirà a conquistare (spera) quote di mercato in tale appetibile comparto?
In primo luogo, è bene ricordare come Google abbia intenzione di entrare nel mercato assicurativo mediante il proprio servizio “Google compare auto insurance”, che sarà in grado di vendere prodotti assicurativi in 26 Stati a nome di sei gruppi assicurativi. Secondo il Wall Street Journal, un’operazione non dissimile potrebbe andare in porto anche in Europa attraverso comparenow.com, divisione del gruppo Admiral.
Sebbene non ancora commentata ufficialmente, la notizia ha suscitato parecchio interesse da parte degli stakeholders e, sostengono i meglio informati, potrebbe non essere molto lontana dalla realtà, valutato il fatto che Google ha da oltre un anno la licenza a vendere polizze in alcune aree degli Stati Uniti, e che lavorava da tempo per cercare di superare i principali ostacoli che ha finora trovato lungo il suo percorso: l’ostinazione delle compagnie assicurative, evidentemente riluttanti a cedere informazioni che in un prossimo futuro (chissà quanto lontano!) potrebbero aiutare Google a competere contro di loro, e le rigide prescrizioni da parte delle autorità competenti, che mettono in serio dubbio la posizione della grande G (soprattutto in Europa).
Se dunque lo sbarco in America è questione di poco tempo, per quanto attiene l’Europa il discorso potrebbe essere piuttosto arduo da affrontare nel breve termine. Basti considerare, a titolo di esempio evidentemente non esaustivo, che nel mercato del Regno Unito Google è ampiamente accusata di “schiacciare” la concorrenza, e che un ulteriore incremento della propria presenza all’interno dello stesso mercato correrebbe dunque il rischio di acuire i rapporti, già tesi, con le autorità competenti locali.
Ad ogni modo, difficilmente Google si tirerà indietro dal percorrere una fruttuosa strada nel settore. Anzi, non è affatto improbabile che il focus in tale business possa subire addirittura un’accelerazione, considerato che molto si sta muovendo nell’offerta di polizze assicurative online nel mercato d’oltre Manica, e che la Gran Bretagna potrebbe diventare il ponte europeo preferito usato da Google per poter approdare in altri mercati del Vecchio Continente.